Inscenare l'orrore. Violenza e morte nell’arte italiana del Seicento (II)

Periodo di svolgimento
‌‌
Info sul corso
Ore del corso
20
Ore dei docenti responsabili
20
Ore di didattica integrativa
0
CFU 3
‌‌

Modalità esame

Relazione di seminario

Docente

Vedi dettagli del docente

Prerequisiti

Non è richiesto alcun prerequisito. Il corso si rivolge in particolare agli allievi del PhD, ma è aperto anche a quelli dell'ordinario.

Programma

Proseguono anche quest’anno, come già avvenuto nell’ultimo biennio, i corsi incentrati sul problema critico del ‘ragionare per generi’ (pittorici e scultorei), affrontato a partire da un’analisi delle opere nel loro rapporto tra forma e contenuto, messo a fuoco alla luce del contesto storico, sociale, collezionistico e letterario della loro creazione e ricezione. In particolare quest’anno le lezioni saranno dedicate alla raffigurazione dell’orrido e del macabro nelle arti figurative del Seicento italiano. La finalità è di esplorare, con un approccio interdisciplinare, i confini della comunicazione visiva in età barocca, i meccanismi della trasmissione delle immagini e l’orizzonte culturale della loro circolazione. 

Nel secondo corso (aprile-maggio 2023) si prenderanno in considerazione temi figurativi attinenti alla ‘morte’, a partire da un approccio antropologico e storico-religioso, con particolare attenzione per la ritualità funebre d’età barocca. Dopo un’introduzione sulle diverse tecniche di sepoltura dell’epoca, il corso affronterà, con un taglio ampio, vari temi: non solo la riscoperta delle catacombe romane, il ritrovamento di corpi dei santi e la loro fortuna visiva (il caso, ad esempio, della Santa Cecilia di Maderno), ma anche l’uso di catafalchi mortuari, l’oggettistica ‘tematica’ (teschi marmorei etc.) creata per accompagnare gli esercizi spirituali, l’allestimento di cripte e ossari, l’allargamento delle iconografie a temi stregoneschi e alchemici nei dipinti dei cosiddetti 'pittori del dissenso’ (come Salvator Rosa), conducendo affondi da Bamboccio a Magnasco. Le ultime lezioni saranno dedicate a Bernini: alle sue tombe e alla sua raffigurazione della Morte.

Per quanto il corso sia pensato come un’unità a sé stante, è altamente consigliata la frequenza anche dell’altro su tematiche affini tenuto dalla docente quest’anno. Se sarà possibile, completeranno le lezioni alcuni inviti a studiosi esperti di arte barocca e alcuni appuntamenti di didattica fuori sede (fuori calendario). Durante il corso (sia nella didattica frontale, che nell’attività seminariale) saranno proiettate immagini di opere e di contesti che potrebbero urtare o offendere la sensibilità.

Obiettivi formativi

Obiettivo del corso è quello di incrementare le conoscenze storico artistiche degli allievi e di avvicinarli ad alcune delle tematiche nodali della pittura d’età barocca, abituandoli ad affrontarle anche in un contesto geografico ampio. Le lezioni fuori sede dovranno permettere agli studenti di avvicinarsi de visu alle opere, per imparare a valorizzarle nel loro contesto sia originario che di successivo assestamento museale. Ai partecipanti al corso sarà richiesto di sostenere alla fine delle lezioni una relazione seminariale, scegliendo temi attinenti a quelli trattati in classe e concordati con il docente, per valutare in che termini sia avvenuta la loro comprensione non solo dei contenuti esposti a lezioni, ma soprattutto della metodologia di studio proposta.

Riferimenti bibliografici

Specifici consigli bibliografici saranno forniti nel corso delle lezioni. Come inquadramento sulle arti e sull’architettura in Italia in età barocca si raccomanda lo studio di Rudolf Wittkower, Art and Architecture in Italy, 1600-1750 (disponibile anche in edizione italiana)