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Lorenzo Tomasin

Professore a contratto

050 509155
 

Palazzo della Carovana, piano quarto, stanza n° 110

Lorenzo Tomasin (Venezia, 1975) ha studiato alla Scuola Normale di Pisa (corso ordinario, 1994-1998, perfezionamento 1998-2002), dove è stato anche ricercatore (2003-2006). È poi passato a Ca’ Foscari (2006) come professore associato di Linguistica italiana e a Losanna (2012) come ordinario di Storia della lingua italiana e poi anche di Filologia romanza (2014). Ha ottenuto una Venia legendi in Romanische Philologie a Saarbrücken (2017).

È socio corrispondente dell’Accademia della Crusca, dell’Accademia dell’Arcadia e dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti.

I suoi interessi riguardano la storia linguistica di Venezia e della sua regione, con particolare riferimento all’età medievale; la storia dell’italiano letterario e di quello non letterario; la storia, i problemi e i metodi della filologia romanza; la linguistica storica, la lessicografia e l’etimologia romanze, con peculiare attenzione all’Italoromania; gli intrecci tra romanistica e cultura europea, con speciale riguardo al tema della storia del contatto linguistico.

Tra i suoi volumi, Il volgare e la legge. Storia linguistica del diritto veneziano (Padova, Esedra, 2001), «Classica e odierna. Studi sulla lingua di Carducci» (Firenze, Olschki, 2009), L’impronta digitale. Cultura umanistica e tecnologia (Roma, Carocci, 2017), Il caos e l’ordine. Le lingue romanze nella storia della cultura europea (Torino, Einaudi, 2019), Europa romanza. Sette storie linguistiche (Torino, Einaudi, 2021).

Dirige, con Luca D’Onghia, il Vocabolario storico-etimologico del veneziano (VEV), e ha codiretto la Storia dell’italiano scritto, pubblicata in sei volumi da Carocci tra il 2014 e il 2021.

Ha ricevuto il premio Brunacci della città di Monselice, il premio Segarizzi-Lazzarini della Deputazione di Storia patria per le Venezie, il premio Cesare Pavese e il premio Mondello-critica.

È membro del comitato scientifico dell’Italia dialettale, di Medioevo letterario d’Italia, della Rivista italiana di dialettologia, di Quaderni veneti. Lavora nella commissione filologica del Vocabolario dei dialetti della Svizzera italiana e nel Comitato per la pubblicazione delle fonti relative alla Storia di Venezia.

Collabora con le pagine culturali di giornali italiani (tra gli altri, Il Sole-24ore) e svizzeri (Corriere del Ticino) ed è membro della giuria dei letterati del premio Campiello Letteratura.