
L’invenzione Della Musica Antica. Incontro con Mastro Elia
La Scuola Normale Superiore, grazie al Protocollo d'Intesa stipulato con l’Associazione Auser Musici, che realizza da circa trent’anni, sotto la guida del Maestro Carlo Ipata, attività e incontri musicali con particolare attenzione al repertorio europeo del sedicesimo e diciassettesimo secolo, è lieta di ospitare due appuntamenti del Festival Toscano di Musica Antica presso la sua sede storica del Palazzo della Carovana.
Che cosa intendiamo oggi per “musica antica”? E cosa immaginiamo quando parliamo di “musica medievale”? Questo incontro esplora il modo in cui il passato musicale è stato riscoperto, reinterpretato e talvolta reinventato nei secoli successivi. Dall’immaginario romantico su Claudio Monteverdi, alle versioni novecentesche della musica trobadorica, dalle molteplici rinascite del Canto Gregoriano fino alle ricostruzioni moderne dei suoni dell’Antica Grecia, la musica del passato remoto appare come un territorio in continua trasformazione. Ricostruire l’autenticità originaria di queste musiche è spesso un’impresa complessa, tra lacune storiche, strumenti perduti e pratiche esecutive dimenticate. E proprio in questa difficoltà ogni epoca ha proiettato sul passato il proprio gusto e le proprie conoscenze, dando vita a nuove interpretazioni. In tal senso la musica antica non solo ci parla di ciò.
Elia Bertolazzi è un insegnante di Musica nella scuola secondaria e divulgatore di Storia della Musica. Si è laureato in Discipline musicologiche all’Università di Bologna con una tesi sui viaggi di Pietro della Valle, approfondendo il rapporto tra la musica del primo Seicento e le sonorità turche e persiane descritte nelle sue lettere dall’Oriente. Dal 2020 porta avanti il canale YouTube Mastro Elia, con l’obiettivo di rendere accessibili e coinvolgenti argomenti spesso confinati tra le mura universitarie. Ad oggi ha realizzato circa 65 puntate approfondendo numerosi aspetti della storia musicale antica. Negli ultimi tre anni si è dedicato in particolare alla divulgazione della musica medievale, affrontando temi che spaziano dalla musica profana – come i Trovatori, le canzoni di crociata, i Trovieri e Minnesänger – alla musica sacra, dal Canto Gregoriano alle prime forme polifoniche. Il suo lavoro di divulgazione lo ha portato a tenere incontri e conferenze in tutta Italia. Tra le sue esperienze più significative figurano le tre serate nell’Abbazia di Pomposa nell’estate 2022 dedicate a Guido d’Arezzo, diversi incontri all’Atlante dei Suoni di Boves e un intervento al Festival Capo di Leuca nel Salento, dove ha raccontato la tradizione dei Trovatori. Inoltre ha collaborato con il Festival Modulazioni di Cuneo, per il quale ha realizzato video introduttivi ai concerti di musica antica. Parallelamente approfondisce lo studio degli strumenti musicali, con un interesse particolare per la chitarra classica e, più recentemente, per il liuto rinascimentale. Oltre alla divulgazione porta avanti un’attività musicale con il Collettivo Mangiatutto, con cui sta per pubblicare il secondo album. Nel suo lavoro di insegnante cerca di connettere questi mondi, trasmettendo ai più giovani la bellezza della conoscenza e del fare musica insieme, privilegiando l’uso di strumenti a corda come chitarra e ukulele, oltre a strumenti a tastiera quando possibile.
Ingresso libero e gratuito.