ORCHESTRA DELLA TOSCANA | DIEGO CERETTA, direzione | MARTINA CONSONNI, pianoforte

ORCHESTRA DELLA TOSCANA | DIEGO CERETTA, direzione | MARTINA CONSONNI, pianoforte

Musiche di Beethoven e Cherubini

Contatti

I Concerti della Normale
concerti@sns.it

ORCHESTRA DELLA TOSCANA
DIEGO CERETTA, direzione
MARTINA CONSONNI, pianoforte

Programma


Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 – Vienna, 1827)
Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 in do minore op. 37
Allegro con brio
Cantabile
Largo in mi maggiore
Rondò finale

Luigi Cherubini (Firenze, 1760 – Parigi, 1842)
Sinfonia in re maggiore
Largo (allegro-presto)
Larghetto cantabile
Minuetto (allegro non tanto)
Allegro assai

 

Biografie

Direttore principale dell'Orchestra della Toscana dal 2023, Diego Ceretta si è rapidamente affermato come uno dei giovani talenti più interessanti del panorama internazionale. Diplomato al Conservatorio di Milano, ha studiato composizione, violino e direzione d'orchestra, ottenendo il massimo dei voti sotto la guida del Maestro Daniele Agiman. Si è poi perfezionato all'Accademia Italiana di Direzione d'Orchestra con Gilberto Serembe e all'Accademia Chigiana di Siena, dove ha studiato con Luciano Acocella e Daniele Gatti, ricevendo il Diploma di Merito nel 2019.Ceretta è stato assistente di Daniele Gatti per la prima mondiale del Giulio Cesare di Giorgio Battistelli al Teatro dell'Opera di Roma, e ha collaborato con la Danish Radio Symphony Orchestra diretta da Fabio Luisi per la Sinfonia n. 2 di Mahler. Ha diretto esibizioni con molte delle principali orchestre italiane, tra cui l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino durante l'85° Festival, l'Orchestra del Teatro Regio di Torino, la Filarmonica Toscanini, l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, l'Orchestra Sinfonica di Milano, Orchestra dell'Arena di Verona, Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Orchestra Sinfonica Rossini di Pesaro. I suoi impegni internazionali includono l'Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, l'Orchestre National de Montpellier (con Alexandre Tharaud) e la Filarmonica di Cracovia. Le apparizioni operistiche di Ceretta includono La Sonnambula (Teatro Lirico di Cagliari), Zoraida di Granata di Donizetti (Wexford Opera Festival), una nuova produzione de La Battaglia di Legnano (Festival Verdi), Il Matrimonio Segreto (Ancona), una nuova produzione di Macbeth (Rete Lirica delle Marche, regia di Pierluigi Pizzi), Don Chisciotte (Teatro San Carlo di Napoli al Museo del Louvre), L'Elisir d'Amore (Teatro Comunale di Bologna) e Il Barbiere di Siviglia (Teatro Regio di Parma). Tra i festival più importanti figurano i debutti al Rossini Opera Festival, al Turku Music Festival, al Festival Verdi, al Festival MiTo, al Festival della Valle d'Itria e al Ravello Festival. Tra gli eventi più recenti e futuri figurano Il Barbiere di Siviglia all'Opéra de Lille, il War Requiem e La Bohème con il Maggio Musicale Fiorentino e un concerto sinfonico con l'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma.
 

"Martina Consonni esegue in modo straordinariamente fantasioso Papillons di Schumann” THE STRAD

“Martina è davvero eccezionale e un talento raro. È piena di vita e di "italianità", la sua musicalità è molto coinvolgente" SIR ANDRÀS SCHIFF

La pianista italiana Martina Consonni, acclamata per la sua innata musicalità e profonda sensibilità, unite a un'eccezionale tecnica strumentale e brillantezza di suono, si è affermata come una delle più promettenti giovani musiciste di questa generazione.

Dal suo debutto alla straordinaria età di dieci anni con l'Orchestra Filarmonica di Bacau, Martina ha raccolto consensi internazionali sia come solista che come musicista da camera. La sua dedizione all'eccellenza artistica l'ha portata a collaborare con rinomati direttori e istituzioni, consolidando ulteriormente il suo posto nel mondo della musica classica. Le sue esibizioni si sono svolte in sedi prestigiose in tutto il mondo, tra cui la Konzerthaus e la Philharmonie di Berlino, la Wigmore Hall e la Royal Albert Hall di Londra, la Filharmonia Narodowa di Varsavia, la Shanghai Concert Hall, l'NCPA di Mumbai, il Teatro La Fenice di Venezia e il Teatro alla Scala di Milano. È una presenza ricercata in festival stimati come il Rheingau Musik Festival, il Kronberg Academy Festival e MiTo Settembremusica, mostrando il suo profondo amore per la musica da camera accanto a rinomati strumentisti quali Gautier Capuçon, Steven Isserlis, Tabea Zimmermann e Francesca Dego.

La bravura musicale di Martina è stata riconosciuta da numerosi premi, tra cui oltre 55 gran premi in concorsi internazionali come il Concorso Muzio Clementi e il Concorso Bruno Bettinelli. In particolare, è stata insignita del Premio Daniele Gay come miglior giovane talento italiano e del prestigioso Premio Roscini-Padalino di Perugia Musica Classica. È stata premiata dalla Fondation Gautier Capuçon e ha vinto borse di studio dell'Associazione De Sono di Torino e dei Freunde Junger Musiker di Berlino.

La discografia di Martina include registrazioni per etichette prestigiose come Warner Classic e iniziative indipendenti come Movimento Classical di Bartok Studio. Il suo ultimo disco, insieme alla violinista Sarah Jégou-Sageman e al violoncellista Jeein You, ha ricevuto recensioni a cinque stelle ed è stato descritto dalla rivista BBC Music Magazine come "eccezionale" con un "pianismo luminoso".

Nella stagione 2023-24, Martina è stata scelta per partecipare alla serie "Building Bridges" creata da Sir András Schiff e al Classeek Ambassador Programme, ricevendo opportunità di esibirsi in festival e palcoscenici di fama internazionale. La sua traiettoria continua a salire in questa stagione con impegni in sedi e festival importanti come la Elbphilharmonie di Amburgo, il De Singel di Anversa, il Klavier Festival Ruhr, Lugano Musica e la Ehrbar Sala Wien. Le esibizioni con le orchestre includono il debutto con l'Orchestra della Tonhalle di Zurigo, la Filarmonica di Dresda e la Chamber Orchestra of Europe.

Foto di Ceretta: ©Fondazione-MarcoBorrelli