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In margine ai sessanta anni della Costituzione: quale futuro per i diritti fondamentali?

Giovanni Maria Flick - Conferenza



In margine ai sessanta anni della Costituzione: quale futuro per i diritti fondamentali?


Giovanni Maria Flick


Presidente della Corte Costituzionale della Repubblica Italiana


Cresciuto in una famiglia di tradizioni cattoliche, padre di origine tedesca, quinto di sette figli, studiò presso l'Istituto Sociale, la scuola dei Padri Gesuiti di Torino. Iscritto all'Università Cattolica di Milano nel 1958, vinse una borsa di studio che gli permise di studiare presso il Collegio Augustinianum. Dopo la laurea in giurisprudenza, nel 1962, vinse il concorso per entrare in magistratura.


Dal 1964 al 1975 è stato magistrato al tribunale di Roma, sia come giudice sia come pubblico ministero. In questi anni ha insegnato come professore ordinario di istituzioni di diritto e procedura penale presso l'Università di Perugia e come professore incaricato di diritto penale presso l'Università di Messina. Nel 1980 diviene professore di Diritto penale alla Luiss ed inizia a svolgere la professione di avvocato penalista. Ha collaborato anche come editorialista per Il Sole 24 Ore e per La Stampa.


Nel 1996 è stato nominato Ministro di Grazia e Giustizia del governo guidato da Romano Prodi. Presenta lo stesso anno in Parlamento una serie di leggi organiche di riforma del sistema giudiziario che verranno approvate quasi integralmente, in un iter che terminerà alla fine del 1999. Fra queste vi è l'istituzione di un singolo giudice per i reati penali di entità minore che prima richiedevono l'impiego di tre magistrati, varato con l'intento di venire incontro al problema della lentezza dei procedimenti giudiziari italiani.


Dopo l'esperienza di ministro, è stato scelto dal governo D'Alema I come rappresentante italiano nella Commissione per i diritti umani europea.


Nel 2000 è stato nominato giudice della Corte Costituzionale dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e nel 2005 ne diviene vicepresidente.


Il 14 novembre 2008 diventa presidente della Corte Costituzionale, quinta carica dello Stato.











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