Umanesimo digitale

Oggi ci troviamo immersi nella cosiddetta rivoluzione digitale che ha già profondamente trasformato il nostro approccio cognitivo: in ambito archeologico la fotogrammetria e la modellazione 3d ci mettono in grado di documentare l’intero processo di scavo, la diagnostica per immagini, non invasiva, ci permette di scrutare all’interno di un vaso ancora sigillato e di sbendare virtualmente le mummie. Significa perciò che il ruolo dell’umanista sta diventando subalterno? E in questo contesto quale sarà il ruolo del museo?