Conflitti sociali su disuguaglianze e lavoro
Coordinatore
Team di ricerca
L’economia politica e la sociologia dei movimenti sociali sembravano aver costruito con successo le proprie teorie e il proprio quadro concettuale e analitico per studiare aspetti distinti della realtà sociale. Da un lato, l’economia politica ha incentrato la propria analisi principalmente su chi ottiene cosa e come, concentrandosi sull’arena statale, sui processi legati alle politiche e sull’evoluzione delle istituzioni e delle coalizioni degli attori dietro di essi. D’altro canto, gli studi sui movimenti sociali hanno focalizzato la loro attenzione sui processi di mobilitazione collettiva nell’arena sociale più ampia, trascurando le dinamiche riguardanti le strutture economiche. La recente crisi economica ha messo in discussione non solo le principali teorie di entrambi i campi (varietà di capitalismo, opportunità politiche o teorie sulla mobilitazione delle risorse), ma anche la netta separazione disciplinare tra sociologia dei movimenti sociali ed economia politica, rivitalizzando una critica di lunga data con queste prospettive. Il gruppo tematico riunisce progetti e ricercatori focalizzati su temi quali il capitalismo finanziario e la resistenza ad esso, conflitti urbani e movimenti per i beni comuni, proteste studentesche contro l’istruzione superiore neoliberista, lotte sindacali e dei lavoratori, campagne contro le banche e il debito e risposte normative e istituzionali , rapporti tra cambiamenti strutturali nell'economia, nella politica e nella cultura e movimenti sociali, critiche al capitalismo e forme di intervento statale.
Progetti
- Inequality in individual incomes and political behaviour (D isuguaglianza nei redditi individuali e comportamento politico). Il progetto, finanziato dalla SNS per il periodo 2021-2022 , indaga l’impatto della disuguaglianza e delle condizioni socioeconomiche sul comportamento politico. Direttore: Mario Pianta.
- Shipping Off Labour: Changing Staffing Strategies in Globalized Workplaces, Finanziato dal Research Council norvegese, il progetto si rivolge ai lavoratori migranti dell'industria cantieristica europea, guardando in particolare alle origini e alle implicazioni delle gerarchie etniche sul lavoro e alle forme di mobilitazione comunitaria e sindacale e alla solidarietà. Ricercatori SNS: Guglielmo Meardi, Nicola Quondamatteo (PhD).
- GLObal GOvernance of LABour: an integrated approach, una “Marie Skłodowska-Curie Global Postdoctoral Fellowship, mira a mappare e analizzare le iniziative globali emergenti sui diritti dei lavoratori e il ruolo dei suoi attori sociali. Direttore: Vincenzo Maccarrone, con la supervisione di Guglielmo Meardi.
- The environmental and social sustainability of the NRRP: policy coalitions, distributional effects, impact evaluation. Un progetto finanziato dal PRIN del Ministero dell'Università e della Ricerca, esamina come le istituzioni e i processi, soprattutto in termini di democrazia e partecipazione, del Piano nazionale di ripresa e resilienza contribuiscano ai suoi obiettivi ambientali e sociali. Direttore: Guglielmo Meardi. Personale della SNS: Guglielmo Meardi, Mario Pianta.
- Building Local Preparedness to Global Crises (PRELOC).. Il progetto, finanziato dalla Fondazione CARIPLO, si occupa del concetto di preparedness, un framework di politiche basate su un approccio particolare all'anticipazione e alla gestione delle crisi e dei disastri. L’attenzione si concentra su due settori, vale a dire la sanità (dove la preparedness è ben consolidata ma lungi dall’essere stabilizzata in termini istituzionali e procedurali) e l’agricoltura (dove è stata recentemente introdotta in risposta alle minacce alla sicurezza alimentare legate al clima e alla geopolitica), affrontate su scale diverse, da quella internazionale (soprattutto europea) a quella nazionale e locale. Direttore: Luigi Pellizzoni.
- Just transition in the factory. Workers’ mobilizations and participatory innovation in emergent Italian experiences (JTransFactory). Il progetto, finanziato dal Governo italiano attraverso il programma PRIN 2022, si occupa di studiare diversi percorsi di transizione verso la sostenibilità nella produzione industriale, concentrandosi su due settori, quello energetico e quello automobilistico, e di confrontare gli approcci top-down e bottom-up. I primi sono guidati dalle élite aziendali e spesso comportano pesanti costi sociali. Gli approcci bottom-up, mostrando nuove collaborazioni tra lavoratori, personale tecnico, professionisti esterni e altri attori locali e translocali, mirano a salvare posti di lavoro e competenze ripensando nel contempo gli scopi della produzione. La metodologia di ricerca è comparativa, attraverso approfonditi case study. Direttore: Luigi Pellizzoni.