Giovanni Sollima, violoncello | Carlotta Maestrini, pianoforte
Giovanni Sollima | violoncello
Carlotta Maestrini | pianoforte
Programma
Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 - Vienna, 1827)
Sonata per violoncello e pianoforte in sol minore, op. 5 n. 2
Adagio sostenuto ed espressivo,
Allegro molto, più tosto presto
Rondò: Allegro
Eliodoro Sollima (Marsala, 1926 - Palermo, 2000)
Aria (1945)
***
Giovanni Sollima (Palermo, 1962)
Tema III da Il bell’Antonio
Led Zeppelin
Kashmir
Giovanni Sollima
Sonata 2050
Allegro con brio (da Beethoven, Sonata op 64 per violoncello e pianoforte, frammento incompleto)
B242, Mosso (da Beethoven, abbozzo incompleto, Biamonti)
BWV 998 (dalle misure 33-38 del Preludio BWV 998 per Liuto di Bach)
S.O.A.D. (System Of A Down)
Chop Suey
La Sonata 2050, composta nel 2016, di moderno non ha nulla, almeno secondo I parametri prevedibili di un ipotetico e vago - oltre che incomprensibile - concetto di modernità. In effetti, come in trance, mi sono rivolto al passato, a ciò che potesse gravitare intorno a se stesso, per il primo movimento ho preso ciò che resta oggi di una Sonata op 64 di Beethoven - l’antica edizione Artaria ci consegna solo l’esposizione del primo movimento, il resto è andato perduto, anche se sopravvive (ma è davvero lo stesso brano?) nel Trio per archi n. 1 op. 3 - e, a modo mio, porto avanti lo sviluppo lasciando specchiare ogni elemento con se stesso e con la sua immagine contraria, continuando, per il secondo movimento, con un frammento inedito sempre di Beethoven e tratto dal prezioso catalogo Biamonti, che consulto da quando ero bambino, e sul quale avevo già lavorato in Australia tra un concerto e l’altro senza rendermi conto che si era assemblato un brano costituito da due poli magnetici totalmente opposti, il terzo movimento invece entra nel dettaglio di un paio di misure del Preludio 998 per Liuto di Bach, misure che volevo da tempo vivere come una casa, entrandoci dentro, esplorandole.
Mi sono reso conto soltanto dopo che Bach dovrebbe essere ancora in viaggio nello spazio dal 1977 all'interno della sonda Voyager, in compagnia di altri messaggi sonori, e che il 2050 – data che avevo indicato a caso - è un suo anniversario.” (G. Sollima)
Biografie
Giovanni Sollima è un violoncellista di fama internazionale e il compositore italiano più eseguito nel mondo. Collabora con artisti del calibro di Riccardo Muti, Yo-Yo Ma, Ivan Fischer, Viktoria Mullova, Ruggero Raimondi, Mario Brunello, Kathryn Stott, Giuseppe Andaloro, Toni Florio, Yuri Bashmet, Katia e Marielle Labeque, Giovanni Antonini, Ottavio Dantone, Patti Smith, Stefano Bollani, Paolo Fresu e Antonio Albanese e con orchestre tra cui la Chicago Symphony Orchestra, Liverpool Philharmonic, la Royal Concertgebouw Orchestra, i Moscow Soloists, la Berlin Konzerthausorchester, la Australian Chamber Orchestra, Il Giardino Armonico, la Cappella Neapolitana, l’Accademia Bizantina, la Holland Baroque Society e la Budapest Festival Orchestra.
Per il cinema, il teatro, la televisione e la danza ha scritto e interpretato musica per Peter Greenaway, John Turturro, Bob Wilson, Carlos Saura, Marco Tullio Giordana, Peter Stein, Lasse Gjertsen, Anatolij Vasiliev, Karole Armitage e Carolyn Carlson.
Si è esibito in alcune delle più importanti sale in tutto il mondo, tra cui la Alice Tully Hall, la Knitting Factory, la Carnegie Hall (New York), la Wigmore Hall, la Queen Elizabeth Hall (Londra), la Salle Gaveau (Parigi), il Teatro alla Scala (Milano), l’Opera House (Sidney) e la Suntory Hall (Tokyo). Dal 2010 Sollima insegna presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dove è stato insignito del titolo di Accademico. Nel 2012 ha fondato, insieme a Enrico Melozzi, i 100 Cellos.
Nel 2015 ha creato a Milano il “logo sonoro” di Expo e inaugurato il nuovo spazio museale della Pietà Rondanini di Michelangelo.
Nel campo della composizione esplora generi diversi avvalendosi di strumenti antichi, orientali, elettrici e di sua invenzione, suonando nel Deserto del Sahara, sott’acqua, o con un violoncello di ghiaccio.
La sua attività discografica inizia nel 1998 con Aquilarco, un CD prodotto da Philip Glass per la Point Music, che è stato seguito da altri dodici album pubblicati da Sony, Egea e Decca. Ha riportato alla luce le musiche di Giovanni Battista Costanzi, compositore del 18° secolo, del quale ha registrato le Sonate e le Sinfonie per violoncello e basso continuo, pubblicate da Glossa. Nell’ottobre 2018 ha ricevuto l’Anner Bijlsma Award alla Cello Biennale di Amsterdam. Nel 2020 hanno debuttato le sue due ultime opere, Il Libro della Giungla e Acqua Profonda. Nel 2021 è uscito il film documentario N-Ice Cello sul suggestivo viaggio del violoncello di ghiaccio costruito da Tim Linhart. Giovanni Sollima suona un violoncello Francesco Ruggieri costruito a Cremona nel 1679.
Carlotta Maestrini, nata a Palermo nel 2005, è allieva di Andrea Lucchesini e frequenta il suo Corso di Alto Perfezionamento presso la Scuola di Musica di Fiesole.
Vincitrice di numerosi premi in diversi Concorsi tra cui G. Campochiaro, Steinway di Verona, Eliodoro Sollima, Premio Abbado, Ibla, ha debuttato a soli nove anni con il Concerto in re maggiore per pianoforte e orchestra di Haydn a Lecce, diretta da Francesco Libetta. Ha suonato al Teatro Bellini di Catania, al Teatro Massimo di Palermo (Concerto K.40 di Mozart), ha inaugurato i 100 Cellos alla RAI diretta da Giovanni Sollima; si è esibita a Martina Franca, a Roma con l’Orchestra Notturna Clandestina per il Rave ed. 2018 e 2019 diretta da Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, all’Accademia Filarmonica Romana per ‘Stupore’, a Terni per la Filarmonica Umbra, a Firenze a Palazzo Pitti, a Empoli per ‘Fortissimissimo Metropolitano’ in collaborazione con gli Amici della Musica di Firenze, a Scandicci in occasione dei quarant’anni di carriera di Andrea Lucchesini, a Milano presso la Basilica di Sant’Ambrogio dove ha eseguito il Concerto K.40 di Mozart con l’Orchestra Coccia di Novara diretta da M. Caldi. Più volte ospite negli Stati Uniti, ha suonato il Concerto di Haydn in re maggiore con l’Orchestra di Greenwich diretta da Tara Simoncic nel 2016, mentre nel gennaio 2019 è stata invitata al Key Biscayne e al Miami Piano Festival.
Carlotta Maestrini ha ricevuto il Premio ‘Città dei Talenti’ 2018, mentre nel dicembre 2019 la rivista Amadeus, in occasione del trentennale, le ha dedicato uno spazio speciale pubblicando in anteprima il suo primo CD dal titolo ‘L’Alouette’, registrato presso Bartok Studio nel settembre dello stesso anno. Il CD è stato pubblicato nell’ottobre 2020 dall’etichetta discografica Movimento Classical.
In duo con Giovanni Sollima ha suonato alle Sale Appollinee del Teatro La Fenice di Venezia, al Ridotto dei palchi del Teatro alla Scala di Milano, a Tropea, al Museo Nazionale di Ravenna per Ravenna Festival 2022, a Palermo, a Trieste, Livorno, Rovigo, Modica. Insieme hanno inciso un CD, “Untitled”, con musiche di Beethoven, Mendelssohn, E.Sollima e G.Sollima per Movimento Classical (giugno 2022).
In trio con Giovanni Sollima e Clarissa Bevilacqua ha suonato al Teatro Ponchielli di Cremona, alla Filarmonica di Trento e al Teatro Valentino di Voghera.
Sempre con Giovanni Sollima e con i Solisti del Teatro alla Scala ha registrato la colonna sonora del film ‘Cento Domeniche’ di Antonio Albanese con musiche originali di Giovanni Sollima, pubblicata nel novembre 2023 da Curci/Palomar.