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Strade interrotte

Tullio Pericoli - Conferenza



Strade interrotte


Tullio Pericoli


Pittore e disegnatore


Pittore e disegnatore. Uno tra i maggiori disegnatori italiani della fine del XX secolo. I suoi disegni dal tratto elegante e leggero così come i suoi acquerelli sono tuttora pubblicati sulle principali riviste, quotidiani e sulle copertine dei libri di molte case editrici.


Nel 1961 si trasferisce a Milano. A partire dal 1970 inizia a pubblicare i suoi disegni su "Linus", il "Corriere della Sera" e "L’Espresso", ed a esporre le sue opere a Milano, Parma, Urbino e Ivrea. Realizza ì disegni per l'edizione del volume Robinson Crusoe per l'Olivetti, e, nel 1985, li espone a Milano (presso il Padiglione di Arte Contemporanea), a Bologna, Genova e Roma.


Nel 1984 comincia a collaborare con "La Repubblica".


Nel 1987 Livio Garzanti gli affida l'incarico di affrescare un salone della casa editrice.


Nel 1988 pubblica presso la casa editrice Prestel dì Monaco il volume Woody, Freud e gli altri, che uscirà anche in edizione francese, spagnola e americana. Il libro diviene inoltre catalogo di una mostra presentata con successo in Germania, e in Austria.


Nel 1990 Einaudi editore pubblica Ritratti arbitrari, Un'ampia raccolta di ritratti-caricature di personaggi celebri della letteratura.


Espone a Milano (a Palazzo Reale), Parigi e Monaco. Nel 1992 inizia a collaborare con "Harper's Magazine" e con "The New Yorker".


Nel 1993 Riceve il "Premio Gulbransson" dall'Olaf Gulbransson Museum di Tegertisce e presenta una mostra dal titolo Il tavolo del re ospitata al Gulbransson Museum, a Bamberg, Francoforte e New York.


Nel 1995 si avvicina al teatro disegnando scene e costumi per l'opera L’elisir d'amore di Donizetti che va in scena a Zurigo. Tre anni dopo, nel 1998, cura un nuovo allestimento della stessa opera per il Teatro alla Scala di Milano. Nel 2001 ha messo in scena Le sedie di Ionesco per il Piccolo Teatro Studio di Milano, curandone la regia, le scene e i costumi e quest'anno ha disegnato scene e costumi per Il turco in Italia di G. Rossini sempre per l'Opernhaus di Zurigo.










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