Dalla repubblica a oggi
La Normale è oggi una Scuola che premia il talento, il merito e le potenzialità dei propri allievi e allieve a prescindere dalla loro provenienza sociale e dal loro curriculum di studi precedente. Il suo scopo è garantire una formazione culturale ampia, lo sviluppo dello spirito critico e del rigore scientifico, così da introdurre alla carriera accademica o professionale cittadini e cittadine consapevoli e partecipi.
Fondamentali sono anche le relazioni e le collaborazioni che la Scuola ha saputo stabilire negli ultimi decenni con le principali istituzioni universitarie e di ricerca nazionali ed internazionali, favorendo la mobilità di studenti e docenti e la partecipazione a corsi integrati e programmi di ricerca.
Questo percorso ha preso il via con la legge del 7 marzo 1967, che ha dato vita alla Scuola Normale Superiore di studi universitari e di perfezionamento, inizialmente dipendente dall’ateneo pisano, ma ben presto autonoma.
Lo Statuto del 1969 definisce il nuovo quadro formativo della Scuola e il profilo di Istituto di alta formazione scientifica: in particolare vengono stabiliti un forte allargamento del corpo docente interno, la fondazione e il potenziamento delle strutture di ricerca e l’aumento del numero di allievi e allieve dei Corsi ordinari e di Perfezionamento. La legge del 18 giugno 1989 riconoscerà infine l’equipollenza del diploma di perfezionamento della Scuola al titolo di dottore di ricerca rilasciato dagli atenei italiani.
Proprio per il corso di perfezionamento, dall’anno accademico 2014-15 l’offerta didattica è stata ampliata grazie alla fusione con l’Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) di Firenze, ora Classe di Scienze politico-sociali della Normale, che dal 2019 ha esteso l’offerta al corso ordinario, per cui sono ora messi a bando anche posti per il quarto anno.
Nel 2018 la Normale si è federata con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e con lo IUSS – Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia – per offrire nuove opportunità formative che integrino le competenze e le offerte delle tre istituzioni.