Periodo napoleonico

La fondazione e il periodo napoleonico

Il 18 ottobre 1810, Napoleone firma un decreto che istituisce a Pisa un «Pensionato accademico» per gli studenti universitari: nasce così la Normale di Pisa.

Il 18 ottobre 1810, il decreto napoleonico relativo agli «stabilimenti di istruzione pubblica» in Toscana stabilisce l’istituzione a Pisa di un «Pensionato accademico» per gli studenti universitari. I 25 posti messi a concorso sono per le facoltà di Lettere e Scienze. Lo scopo è quello di creare una succursale dell’École Normale Supérieure di Parigi. 

Nasce così, per volontà di Napoleone, la Scuola Normale Superiore di Pisa. Il termine «Normale» si riferisce alla sua missione primaria: formare insegnanti di scuola media superiore che trasmettano le «norme», che educhino cioè i cittadini all’obbedienza alle leggi e all’Imperatore.
Il 22 febbraio 1811 viene emanato il primo bando di concorso, ma la Normale inizia la sua attività solo nel 1813, quando i primi studenti di Lettere e Scienze si stabiliscono alla Scuola.

La prima sede della Normale è presso il convento di San Silvestro: un pensionato a metà tra un ordine militare e un convento, in cui la vita degli studenti è segnata da un rigido Regolamento di disciplina. Seguendo il modello francese, la Scuola viene affidata a un «Direttore», coadiuvato dal «Sotto-direttore» e dall'«Economo», addetti all’amministrazione, alla vigilanza degli studi e alla tutela dell’ordine.

La Normale era riservata a quel tempo ai migliori alunni selezionati alla fine dei corsi liceali, di età compresa fra i 17 e i 24 anni, che durante i due anni di studi conseguivano anche i gradi nelle facoltà di Lettere e Scienze dell’Università imperiale. Gli studenti erano obbligati a seguire corsi aggiuntivi, venivano seguiti da quattro «Ripetitori», scelti dal Direttore tra gli allievi stessi della Normale, che quotidianamente «ripetevano» le lezioni universitarie e coordinavano le «conferenze», i seminari dell’epoca. Con questo tirocinio qualificato alle spalle, i giovani si impegnavano a insegnare nelle scuole secondarie per almeno dieci anni dopo il conseguimento del diploma.

La Scuola Normale napoleonica ha però vita breve: un solo anno accademico, il 1813-14, durante il quale è Direttore il fisico Ranieri Gerbi. Il 6 aprile 1814, infatti, Napoleone firma l’atto di abdicazione, e il rientro del granduca Ferdinando III sul trono di Toscana coincide con la chiusura della Scuola, nonostante i vari tentativi per salvarla in nome della sua funzione.