Arte e Politica
Arte e Politica
Il teatro come forma di partecipazione politica
Nel campo delle scienze politiche e sociali, con particolare attenzione agli studi sui movimenti politici e sociali e sulla democrazia, può essere rilevante esplorare il ruolo che l’arte, e più specificamente il teatro, può svolgere. Al di fuori delle consuete istituzioni politiche e dell’industria culturale, sono emerse pratiche artistiche all’interno della società civile, orientate all’attivazione della cittadinanza.
Vorremmo mettere in contatto alcuni esperti di queste esperienze, soprattutto nel contesto europeo, con le conoscenze acquisite dalle scienze politiche e sociali. Il workshop proposto potrebbe essere un primo passo significativo verso la creazione di una rete di conoscenza e ricerca in questo campo.
Relatori
Ilaria Lanzino - Docente di insegnamento scenico all’Università di Musica di Würzburg
Re-inventare/de-costruire il nazionalismo: nazionalismo e teatro in Polonia
Abstract
Riflessioni e considerazioni su reinterpretazioni liberali di classici teatrali nazionali in Polonia. Descrizione del concetto di regia, del processo artistico e del dialogo tra palcoscenico e realtà politica polacca.
Mario Biagini - co-fondatore dell’‘Accademia dell’Incompiuto’, già Direttore del ‘Workcenter of Jerzy Grotowski’, Pontedera
Linguaggio, pensiero e responsabilità civica: l’Accademia dell’Incompiuto
Abstract
Mario Biagini, co-fondatore dell’Accademia dell’Incompiuto assieme ad altre colleghe e colleghi, presenta le attività dell’ensemble internazionale in diversi ambiti sociali, culturali e geografici. Oggi più che mai, i membri dell’Accademia si interrogano su come le parole che usano nella vita e nel lavoro debbano corrispondere ai pensieri da cui hanno origine, e su come le azioni realizzate in un processo collaborativo all’interno dell’ensemble e nelle sue interazioni con cittadine e cittadini debbano a loro volta corrispondere alle parole, in un periodo in cui il linguaggio sembra svuotarsi della sua relazione con il reale e dunque della sua efficacia come strumento di indagine personale e civile.
Alessandro Pontremoli - Professore di Discipline dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Torino
Danza e azione politica: spazi pubblici, genere e cittadinanza
Abstract
L'intervento prende in considerazione la danza contemporanea italiana e i suoi attuali orientamenti nella direzione di un attivismo politico attraverso l'azione performativa. Il caso di Francesca Penzo, che opera nel territorio bolognese, è particolarmente emblematico: i suoi lavori sono indirizzati all'occupazione dello spazio pubblico per dar voce alle donne, soprattutto alle vittime di violenza, proponendo a tutti i cittadini un nuovo modo di relazionarsi e di abitare la città.
Alessandra Rossi Ghiglione - Direttrice e creatrice del Social and Community Theatre Centre, Torino
Metodologia del teatro sociale e di comunità: il caso del progetto “Giardini di Aurora”
Abstract
L'intervento introduce alla metodologia del Teatro Sociale di Comunità, quale approccio orientato alla partecipazione attiva degli abitanti per favorire processi di protagonismo, coesione sociale, promozione della salute. Il caso del progetto I Giardini di Aurora consentirà di mettere a fuoco il ruolo delle pratiche performative nei processi di rigenerazione urbana e di costruzione di reti civiche, secondo una visione partecipativa e rituale del teatro nello spazio pubblico.
Benedetta Carlotti - Ricercatrice, Università di Bolzano
Cultura e creatività come stimolo all’impegno democratico: un’agenda di ricerca
Abstract
“Democrazia significa anche variegate pratiche partecipative, una partecipazione civica effettiva e il rispetto degli standard democratici, dei diritti fondamentali e dello stato di diritto" (EC – call for Evidence for the “Defence of Democracy Package”). Con questa affermazione la Commissione fa riferimento al ruolo cruciale giocato dai cittadini nel mantenimento di un assetto democratico funzionante e inclusivo. All’interno del succitato pacchetto la commissione riconosce anche la crisi degli “strumenti partecipativi tradizionali” come le elezioni che delineano un sempre piú marcato allontanamento dei cittadini dalla realtà politica.
Tenendo presente queste considerazioni preliminari, l’intervento si propone di presentare un’agenda di ricerca che ha come fulcro l’utilizzo del mezzo culturale e del processo creativo come strumenti atti, da un lato, ad aumentare la consapevolezza democratica accrescendo la partecipazione democratica dei cittadini, e, dall’altro, a fungere da lenti attraverso le quali osservare, analizzare e spiegare i fenomeni democratici contemporanei.
L’obiettivo dell’agenda di ricerca è quello di creare uno spazio democratico, inclusivo e interdisciplinare coinvolgendo sia la realtà accademica sia quella non accademica (come le associazioni della società civile o i rappresentanti istituzionali) nella sperimentazione di pratiche democratiche attraverso il processo creativo.
Elena Dell’Agnese - Professoressa di Geografia, Università di Milano-Bicocca
Teatro e discorso ambientale: una prospettiva di geopolitica ecocritica
Abstract
Se il cinema, con i suoi esterni e le sue lunghe inquadrature, parla sempre di ambiente, anche se spesso indirettamente, il teatro, che confina la sua azione in un palcoscenico, di solito artificiale, per parlare di ambiente deve affrontare il tema in modo aperto e diretto. Tuttavia, non mancano opere teatrali con un messaggio ambientale. Analizzarli da una prospettiva di geopolitica ecocritica significa cercare di capire non solo il messaggio, ma anche il discorso che lo sottende.
Tavola Rotonda
- Marco Deseeris - Scuola Normale Superiore
- Andrea Greppi - Universidad Carlos III de Madrid
- Enrico Padoan - Università di Siena
- Clau Di Gianfrancesco - Birkbeck University of London (ONLINE)
- Damiano Kerma - Università di Pisa
Organizzazione
- Luca Dirodi - Scuola Normale Superiore
- Manuela Caiani - Scuola Normale Superiore