
Gianfranco Adornato
Professore Associato
Archeologia classica (SSD: ARCH-01/D)
Nato a Locri (RC) il 15 febbraio 1976, si è laureato all’Università di Pisa in Lettere Classiche e ha frequentato il corso di perfezionamento presso la Scuola Normale Superiore (discipline storico-artistiche), sotto la guida di S. Settis.
Oltre all’attività di catalogazione di materiali archeologici presso i principali Musei italiani ed europei, ha partecipato a scavi e a campagne di ricognizione in Italia e all’estero. Ha svolto ricerche presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene (2001), l’Université Marc Bloch di Strasburgo (2003-04), l’École Française d’Athènes e il Deutsches Archäologische Institut-Athen (2010); è stato Visiting Scholar presso la Columbia University, New York (2002-2003) e Fellow presso il Getty Research Institute, Los Angeles (2012). Ha tenuto lezioni e conferenze in Italia, in Europa (Berlino, Dublino, Leiden, Londra, Oxford, Budapest, Paros), negli Stati Uniti (Los Angeles, New Orleans, Seattle, Boston) e in Giappone (Tsukuba).
Promotore, coordinatore scientifico e organizzatore delle seguenti giornate di studio: Scolpire il marmo. Importazioni, artisti itineranti, scuole artistiche nel Mediterraneo antico (Pisa, SNS, 9-11 novembre 2009); Arte-Potere. Forme artistiche, istituzioni, paradigmi interpretative (Pisa, SNS, 25-27 novembre 2010); Sul Papiro di Artemidoro: I disegni, insieme a S. Settis (Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, 2 febbraio 2011); Artistic Practice in the Ancient World: Sketches, Models, and Pattern Books, con Kenneth Lapatin (Getty Villa, Malibu, 4 maggio 2012); Out of Scale! Aesthetic, Technical, and Art Historical Perspective on Ancient Bronze Statuary, con Kenneth Lapatin (Firenze, SNS, Palazzo Strozzi, 21 marzo 2015). Attualmente è coordinatore nazionale (Principal Investigator) del progetto PRIN 2013 “Oltre Plinio. Ricezione e trasmissione di teorie sull’arte, canoni d’artisti e lessico tecnico-artistico, tra tardo classicismo ed età imperiale. Un approccio multidisciplinare alla Naturalis Historia (Libri XXXIII-XXXVI)”.