Programma di Dottorato Filologia Romanza e Italiana Digitale [FROID]

Collegio di dottorato

Docenti delle Università Italiane

Personale di Istituzioni culturali e infrastrutture di ricerca

  • Pietro G. Beltrami
    (Membro del Comitato scientifico - Fondazione Ezio Franceschini ONLUS)
  • Claudio Ciociola
    (Membro del Consiglio Direttivo - Fondazione Ezio Franceschini ONLUS)
  • Arianna Ciula
    (Director & Senior Research Software Analyst, King's Digital Lab)
  • Emiliano Degl’Innocenti
    (National Coordinator, DARIAH Italia - Opera del Vocabolario Italiano, OVI-CNR)
  • Paolo Squillacioti
    (Direttore, Opera del Vocabolario Italiano OVI - Istituto del CNR)

Attività di ricerca

Il Dottorato costituisce uno sviluppo della grande tradizione filologica che alla Scuola Normale ha vissuto periodi di assoluto prestigio, sia per la filologia romanza sia per la filologia italiana. Facendo rete con altre importanti istituzioni – Scuola Superiore Meridionale di NapoliUniversità di Napoli Federico IIUniversità di FirenzeUniversità per Stranieri di SienaIstituto CNR Opera del Vocabolario Italiano e Sezione Italiana del Consorzio DARIAHFondazione Ezio Franceschini Onlus – il Dottorato si propone di innestare in questa tradizione le nuove prospettive scientifiche offerte dalla strumentazione digitale, per quanto riguarda sia lo studio delle tradizioni manoscritte, sia l’analisi, l’edizione e l’interpretazione dei testi letterari. 
L’apertura sulla frontiera più avanzata degli studi umanistici, costituita dal confronto con la rivoluzione digitale, avrà come oggetto privilegiato le tradizioni testuali in volgare del Medioevo europeo (secc. XI-XV). L’obiettivo è formare una generazione di studiose/i che sappia traghettare le indispensabili competenze filologiche, sempre più trascurate nel contesto internazionale, nelle nuove prospettive offerte dall’ambiente digitale. Il dottorato potrà operare in sinergia con i laboratori di digital humanities presenti o in via di costituzione nella rete degli atenei convenzionati, e con l’esperienza fondamentale di CNR/OVI nella gestione del corpus dei testi italiani delle Origini; in particolare l’
unità di ricerca dell’OVI presso la Scuola Normale consentirà ai dottorandi una interazione costante con la sezione italiana del Consorzio DARIAH (Digital Research Infrastructure for the Arts and Humanities), in uno scenario di rilievo internazionale.

La sinergia tra la Scuola Normale Superiore e altre importanti sedi universitarie, in parte già collegate tra loro nella partecipazione al progetto PNRR PE5 Changes con le stesse finalità scientifiche che si prefigge il nuovo Dottorato, e la collaborazione del CNR-OVI e della Fondazione Franceschini, sedi di risorse testuali e di esperienze nel settore al massimo livello europeo, assicurano al Dottorato un potenziale di efficacia e un quadro di sostenibilità di tutto rilievo, su scala nazionale e internazionale.

Attività didattica

Il Dottorato prevede una preparazione specifica sul piano della filologia testuale e dell’applicazione degli strumenti dell’informatica al trattamento dei testi, con un tasso di innovazione metodologica e interdisciplinare che consente l’accesso a una pluralità di opportunità lavorative, in un mondo in cui la testualità digitale richiede in misura crescente nuove professionalità. L'attività didattica del dottorato si articola in corsi e seminari, secondo la tradizione della Scuola Normale, e prevede inoltre periodi di ricerca sia presso le altre sedi convenzionate, sia presso i laboratori coinvolti nella rete diffusa di collaborazioni che le convenzioni consentono di attivare in Italia e all’estero. Alla fine del primo anno si prevede che le/i dottorande/i, in stretta consultazione con il Coordinatore e con l'approvazione del Consiglio di Classe, scelgano la/il relatrice/tore e confermino il progetto della propria Tesi. Le/i dottorande/i concorderanno annualmente con la/il relatrice/tore e con il Coordinatore del dottorato un piano di studi da presentare al Consiglio di Classe. Tale documento specificherà le attività di ricerca e formazione pianificate per l'anno accademico in corso. Dopo il primo anno, in cui dottorandi e dottorande dovranno frequentare a Pisa almeno tre corsi (120 ore di lezione frontale) e superare gli esami corrispondenti, si apre per loro un ventaglio formativo molto vario, con la possibilità di proseguire il percorso di studio con soggiorni di ricerca nelle istituzioni associate. In base alle esigenze della ricerca, sono suggeriti periodi di studio e ricerca anche prolungati presso altre istituzioni italiane e straniere, in primo luogo presso l’Ecole Nationale des Chartes di Parigi e con il King’s College London, con cui sono previste convenzioni specifiche.

Borse a tema specifico (a.a. 2023-2024)

n. 2 posti a tematica vincolata a valere sulle risorse del D.M. 118/2023 - M4 C1 I3.4 “Programmi dedicati alle transizioni digitali e ambientali” (CUP E53C23001260001);

n. 1 posto a valere sulle risorse del progetto PNRR PE5 CHANGES -Tematica: 5. Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività,  Spoke 3: Digital Libraries, Archives and Philology (CUP E53C22001670006).