Tradurre e riscrivere le “Metamorfosi” di Ovidio nel Rinascimento italiano
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Ilaria Ottria Tradurre e riscrivere le “Metamorfosi” di Ovidio nel Rinascimento italiano
La lezione in breve
La lezione si soffermerà sui principali rifacimenti cinquecenteschi delle “Metamorfosi” di Ovidio che, composti in ottava rima e corredati di preziosi apparati iconografici, presentano significative analogie con la coeva produzione epico-cavalleresca, anzitutto con l’“Orlando furioso” di Ludovico Ariosto. Un’attenzione particolare sarà riservata a tutte quelle zone paratestuali (dediche, prologhi, congedi) che permettono di comprendere in che modo ogni autore sceglie di rappresentare se stesso e la propria opera.
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Latino e Greco
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Per approfondire
G. Bucchi, "Meraviglioso diletto". La traduzione poetica del Cinquecento e le "Metamorfosi d’Ovidio" di Giovanni Andrea dell’Anguillara, Pisa 2011
G. Capriotti, Le "Trasformationi" di Lodovico Dolce. Il Rinascimento ovidiano di Giovanni Antonio Rusconi, Ancona 2013
C. Di Filippo Bareggi, Il mestiere di scrivere. Lavoro intellettuale e mercato librario a Venezia nel Cinquecento, Roma 1988
B. Guthmüller, Mito, poesia, arte. Saggi sulla tradizione ovidiana nel Rinascimento, Roma 1997
B. Guthmüller, Ovidio Metamorphoseos Vulgare. Forme e funzioni della trasposizione in volgare della poesia classica nel Rinascimento italiano, Fiesole 2008 (ed. or. 1981)
D. Javitch, Ariosto classico. La canonizzazione dell’"Orlando furioso", pref. di N. Gardini, Milano 1999
I. Ottria, Marsia e Glauco. Esegesi, riscritture e visualizzazioni di due miti ovidiani tra Medioevo e Rinascimento, Ancona 2022
A. Torre, Scritture ferite. Innesti, doppiaggi e correzioni nella letteratura rinascimentale, Venezia 2019
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Giovedì 23 febbraio, 11,00-12,00: prenota qui