Image for Corinne Bonnet

Corinne Bonnet

Professoressa Ordinaria

Storia delle religioni (SSD: HIST-04/A)

050 509035
 
Lunedì, 18-20 e Martedì, 16-18, o qualsiasi altro momento, sempre su appuntamento mandando un e-mail.
Palazzo della Carovana, piano quarto, studio 107

Corinne Bonnet è storica del mondo antico, e studia in particolare le religioni come costruzioni culturali che si iscrivono nel tempo, nello spazio e in contesti socio-politici. Presta un’attenzione specifica alle situazioni interculturali che, nel Mediterraneo antico – da Tiro a Cartagine o Roma, e da Atene a Babilonia o Alessandria – mettono in contatto le pratiche cultuali e le rappresentazioni del divino, fra tradizione e creatività. 
Ha anche analizzato la storiografia delle religioni antiche, in particolare l’opera e gli archivi di Franz Cumont (1868-1947). 

Tra le sue monografie, vanno segnalate: Melqart. Cultes et mythes de l’Héraclès tyrien en Méditerranée (1988); Astarté. Dossier documentaire et perspectives historiques (1996); Le «grand atelier de la science». Franz Cumont et l’Altertumswissenschaft (2005); Les Enfants de Cadmos. Les paysages religieux de la Phénicie hellénistique (2015); La civiltà dei Fenici. Un percorso mediterraneo nel I millennio a.C. (2020, con E. Guillon e F. Porzia); Divinità in viaggio. Culti e miti in movimento nel Mediterraneo antico (2021) e i volumi curati Gli dèi di Omero. Politeismo e poesia nella Grecia antica (2016, con G. Pironti); What’s in a Divine Name?: Religious Systems and Human Agency in the Ancient Mediterranean (2024, con A. Palamidis).

Ha studiato all’università di Liegi e ha insegnato a Namur (Belgio), Cosenza, Roma Tre, il Pontificio Istituto Biblico di Roma e Toulouse (Francia), prima di approdare alla Scuola Normale nel 2024. È dottoressa honoris causa delle università di Lausanne e Erfurt, corrispondente straniera dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres (Paris) e ha diretto, fra il 2017 e il 2023, a Toulouse, l’ERC Advanced Grant « Mapping Ancient Polytheisms. Cult Epithtets as an Interface between Religious Systems and Human Agency», che ha studiato gli innumerevoli appellativi degli dèi greci e semitici nelle iscrizioni, registrando più di 25.000 attestazioni attraverso tutto il Mediterraneo dal 1000 a.C. al 400 d.C. (https://base-map-polytheisms.huma-num.fr/).