Palazzo dell’Orologio

Palazzo dell’Orologio

Acquistato dalla Normale nel 1968 e ristrutturato negli anni Settanta, dal 1982 è sede della biblioteca.

Le due strutture principali – collegate fin dall'origine da una volta – esistevano già in epoca medievale: a sinistra la casa-torre detta Palazzotto della Giustizia o del Capitano, sede di antiche magistrature pisane; a destra la torre, detta dei Gualandi o della "muda" perché vi si tenevano a mudare (cambiare le penne) le aquile, simbolo della potenza della città. Questa è soprattutto nota come Torre della Fame, per via della tragica morte del conte Ugolino della Gherardesca narrata da Dante nel XXXIII canto dell'Inferno.

Tra il 1605 e il 1608 il palazzo assunse la sua forma unitaria: i due corpi di fabbrica furono collegati da un cavalcavia sopra la volta, e la facciata fu affrescata da Giovanni Stefano Maruscelli e Filippo e Lorenzo Paladini. Nel 1696 fu collocata la torretta campanaria che accentua l’asse verticale dell’edificio e ne nasconde le irregolarità originarie. Nel 1919, il palazzo fu nuovamente restaurato, con l'aggiunta della quadrifora neomedievale sul lato sinistro della facciata.

Al piano terra del Palazzo dell’Orologio si trova lo spazio museale “Torre del Conte Ugolino”.

Attualmente, un tunnel sotterraneo collega il Palazzo dell’Orologio a quello della Carovana.

43.719796450219, 10.3997155