Giovanni Gentile (1928-1936, 1937-1943)

Filosofo, Ministro dell’Istruzione del primo governo fascista, alla Scuola Normale è prima commissario e poi direttore, in due successivi momenti.
Accantonato sul piano politico, mantiene un buon rapporto personale con Mussolini, grazie al quale ottiene un finanziamento per ampliare il Palazzo della Carovana e aumentare il numero degli allievi.
Sotto la sua direzione nascono il Collegio Mussolini per le scienze corporative, e il Collegio Nazionale Medico, poi fusi nel Collegio Medico-Giuridico: destinati ai migliori studenti di Giurisprudenza e di Medicina dell’Università di Pisa, sono entrambi gestiti dalla Normale.
Giovanni gentile promuove un’unica categoria di allievi, i convittori interni, rafforzando la natura collegiale della Scuola, da cui però esclude le donne, pur nominando le prime due insegnanti: Medea Norsa e Beatrice Giglioli.
Nel 1938 vara uno statuto con cui la Normale diventa un “istituto d’istruzione superiore” dotato di “personalità giuridica ed autonomia amministrativa, didattica e disciplinare” rispetto all’Università di Pisa.
Tra i tanti normalisti di quest’epoca in seguito protagonisti della storia repubblicana, si ricorda il futuro Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.